Archivi categoria: Europa

la storia dell’orso

Come forse avrete sentito, l’orsa Daniza è morta, anzi è stata uccisa, ufficialmente e probabilmente per errore, sotto effetto di quella che doveva essere un’anestesia. Continua a leggere

api; tav

Anche in Friuli c’è moria di api. Pare che la colpa sia dei pesticidi neonicotinoidi. Sono anni che sento parlare del fatto che le api muoiono, che è una tragedia e che senza non possiamo stare. A parte che avrebbero diritto di esistere anche se non ci servissero così tanto, comunque se vi chiedete esattamente cosa facciano le api a parte miele, cera, propoli ed eventualmente pappa reale, potete ripassare un po’ di biologia rileggendovi come funziona l’impollinazione. Se vi chiedete perché servano proprio le api con tutti gli insetti che ci sono, io ho capito che è perché non tutti gli insetti impollinano tutto, ovviamente, e alcune specie vegetali sono particolarmente dipendenti dalle api. Questo grafico può aiutare.

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chi votare alle europee? seconda parte

[Prima parte]

Per decidere chi votare bisognerebbe innanzitutto sapere chi si candida. Il sito del ministero dell’interno è stato sorprendentemente inutile a questo proposito, per cui ho cercato altrove e ho trovato questo semplice prospetto fornito dal Messaggero Veneto. Nella circoscrizione Nord Est, quella in cui io voterò (spero), si candidano quindici liste. Continua a leggere

disuguaglianze e diversità

Non si è ancora capito se Renzi ce la farà a ridurre gli stipendi dei manager, dato che finora pare che non possa, o voglia, imporre dei tetti per legge. Continua a leggere

disoccupazione

A me sembra tutto, una volta tanto, piuttosto semplice. C’è emergenza disoccupazione, e questo è un grosso problema sia a livello individuale, perché senza lavoro si fa la fame, che sociale, per il clima di instabilità, rabbia e sfiducia che si genera. Le ricette proposte sui principali media e dai principali politici sono follia pura: rilanciare i consumi e far “ripartire” l’economia, cioè spingere la macchina, che per fortuna si era arrestata, fin dentro al baratro. Quel piccolo particolare chiamato esaurimento delle risorse* non sfiora nemmeno l’attenzione di chi deve proporre e prendere decisioni: per dare lavoro bisogna far sì che la gente consumi, pazienza se così scaviamo un altro chilometro di fossa e completiamo la distruzione del pianeta e di noi stessi. Continua a leggere

senza titolo

Pant. Da quando sono tornata la mia attività principale è stata cercare di recuperare tutti gli articoli e i blog che non avevo letto mentre ero via, segnandomi quelli più interessanti per poi segnalarli sul blog. Sono stanca adesso. Ecco qui sotto quello che ho estratto dalla rete. Spero mi perdoniate se dedicherò pochissime righe a ognuno: se vi interessa potete approfondire direttamente il link originario. Tanto io dico sempre le stesse cose. Continua a leggere

finché ce n’è

Sono molto, molto preoccupata per quello che sta succedendo in Ucraina. La Russia mi fa paura. Innanzitutto e soprattutto, mi fa paura quello che la Russia di oggi può fare per scatenare una guerra che vada al di là dei confini dell’Ucraina e coinvolga potenzialmente mezzo mondo. Naturalmente mi dispiace anche per gli ucraini e ho paura che soffriranno ancora. Mi preoccupa anche sapere che siamo completamente dipendenti dal gas estero e da quello russo per decine di milioni di metri cubi al giorno, e che senza moriremmo di freddo. Questo è uno dei motivi per cui io sono per la massima autosufficienza negli ambiti essenziali: sei molto meno ricattabile. Certo, se commerci puoi usare la minaccia di un boicottaggio per fermare un regime criminale, ma quando si tratta di beni essenziali e di quasi monopoli chi boicotta ha troppo da perdere – e infatti finora nessuno l’ha nemmeno proposto. Qui non stiamo parlando dei datteri israeliani. Continua a leggere

volare

Come dicevo nel post precedente, sono riuscita ad arrivare fin quasi alla cima dell’Europa senza volare né spendere troppo né rimanere bloccata in qualche posto strano. Trovare le soluzioni più economiche è stato una specie di lungo incubo, con i prezzi che salivano ora dopo ora mentre io cercavo di decidere quale corsa prendere, però alla fine ce l’ho fatta e le notti sui bus, i treni e i traghetti non sono state poi così atroci. Continua a leggere

Nord e trasporti

Buongiorno a tutti, rieccomi, sono tornata. Non è per niente un fatto scontato: a Monaco (di Baviera) ho scoperto che il biglietto che avevo acquistato online per tornare in Italia si poteva stampare solo in Italia. L’amica che mi ha ospitato mi ha raccontato che una sua altra amica italiana si era appena trovata nella stessa situazione, cioè in pratica con in mano un biglietto che si sarebbe potuto utilizzare solo quando non sarebbe servito più. Io ho ovviamente pensato di dedicare alla vicenda un nuovo post del filone ‘Trenitalia è il male’, ma mi sono detta: aspettiamo di vedere cosa dice il controllore. Per fortuna si rendono conto anche loro dell’impossibilità della situazione, sono stati comprensivi e mi hanno solo detto di stampare il biglietto una volta a Udine. Continua a leggere

saluti

Da domani sarò via per qualche tempo, quindi vi lascio con un po’ di segnalazioni che spero troviate interessanti. Continua a leggere