Grr brum

A un certo punto, uno deve anche cercare di dosare le arrabbiature oppure vive male. A quanto pare, Salvini ha preparato una riforma del Codice della strada che sarà discussa in Parlamento a breve ed è una porcata (che strano). La FIAB l’ha già ribattezzata “Codice della strage”. Sono loro gli esperti, per cui questo è il link se volete approfondire.

Io il sangue cattivo me lo faccio già tutti i giorni in questa città infestata dalle macchine e soffocata dal rumore e dall’inquinamento, dove gli automobilisti danno quotidianamente prova di arroganza, pigrizia, disattenzione e aggressività a livelli tali che io penso non sia solo colpa della stronzaggine individuale, della cultura cittadina (la sgarberia è forse la caratteristica più tipica degli udinesi) e della vita stressante contemporanea, ma anche dell’effetto che fa alle persone il mezzo in sè. Nessuno è così stronzo quando va a piedi. Io continuo a non salire sulle auto e a vivere lo stesso, vorrei dire anche a vivere bene, se non fossi circondata dalle auto degli altri!

Salvini può fare tutte le riforme peggiorative che vuole, tanto l’Italia è un paese di automobilisti e mentre ci si indigna per le morti sul lavoro, i femminicidi e i crimini commessi da immigrati, le ben più numerose morti, le menomazioni e i danni permanenti causati da incidenti stradali non danno fastidio quasi a nessuno perché tutti pensano “potrei essere io”, nel senso: potrei essere io a prendere sotto qualcuno. Quindi meglio essere comprensivi con chi lo fa.

Siccome avevo cominciato dicendo che non volevo arrabbiarmi troppo, provo a concludere con una nota positiva. Prevenire è meglio che curare; più che le punizioni, che servono ma poi si trova il modo di farla franca, le multe non sono un problema perché c’è tanta gente che ha tanti soldi, ci si passa la voce su dove sono i vigili e gli autovelox, eccetera, meglio allora costruire e risistemare le città in modo tale che anche se uno vuole correre non può proprio farlo. Curve anziché rettilinei, restringimenti, marciapiedi rialzati, dossi, blocchi vari contro i parcheggi abusivi, illuminazione notturna non troppo forte, parcheggi impossibili anche volendo, zone 30… e poi, naturalmente, le alternative: basta dare soldi per comprare auto, incentiviamo le biciclette e i trasporti pubblici e anche i taxi – meglio uscire in taxi che uscire in macchina, bere, e mettersi al volante, come fanno *tutti* qui.

Questo è il sito del movimento Strong Towns, in America.

Questo è un canale youtube che critica l’architettura contemporanea e propone modelli alternativi, anche recenti. Con le auto c’entra fino a un certo punto, lascio a voi, se vi interessa, scoprire come e quanto e cos’altro ha da dire.

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