Replica: Io sto con i palestinesi

Questo avevo scritto tempo fa, e per quanto mi riguarda vale ancora. Mi delude vedere sia il governo che l’opposizione del nostro paese prendere immediatamente le parti di Israele e del suo solito “diritto a difendersi”. E i palestinesi, non ce l’hanno il diritto a difendersi? Se non vi piace il modo in cui si difendono, potevate fare a meno di attaccarli. Se non vi piace avere a che fare con dei terroristi, potevate lasciare che avessero uno stato funzionante, un territorio adeguato e un esercito regolare. O, meglio ancora, potevate andare nelle loro terre chiedendo di vivere assieme in pace come avevate sempre fatto, non pretendendo di averle tutte per voi buttando fuori chi c’era prima. E tormentando quotidianamente chi è rimasto.

Mi dispiace vedere l’Occidente, e l’Ucraina in particolare, così compattamente schierati con Israele senza se e senza ma, anziché dalla parte della giustizia e di una diplomazia in buona fede in cui nessuna parte può fare quello che vuole sapendo che la farà franca. Non avrebbero fatto i prepotenti per decenni se non avessero avuto dalla loro parte i più forti del mondo: la responsabilità americana e occidentale nello squilibrio a favore di Israele e nei conflitti che ha causato in Medio Oriente è enorme. Purtroppo, nonostante l’idealismo di tante persone, lo vediamo ogni giorno che i rapporti di forza contano più di tutto nello stabilire chi ha quello che vuole e chi perde quello che ha. Non è che i palestinesi non abbiano tentato anche la resistenza pacifica: lo hanno fatto. Ma non ha funzionato.

19 risposte a “Replica: Io sto con i palestinesi

  1. https://www.palestinechronicle.com/defiant-gaza-the-reasons-for-resistance-are-clear/
    Mi aspettavo che l’autore fosse un sudafricano nero; mi ha stupito scoprire che è bianco e di origini ebree.
    Personalmente, penso che a questo punto la soluzione migliore sarebbe uno stato unico laico e democratico anziché due stati – ammesso e non concesso che si riescano a fare – esclusivi, ostili, e in cui ognuno è scontento della quantità di terra che gli è toccata.
    Ma lo dico così, da persona di fuori che non ha voce in capitolo.

  2. Come scritto a casa sono proprio spaccato su questa brutta faccenda.
    Voglio solo osservare che non esiste conflitto più ecologico di questo: somma zero su risorse ecologiche fondamentali, primarie, ovvero spazio, territorio, acqua.
    Se esistessero, invece dei due tumori demografici confliggenti, 10k palestinesi e 10k israeliani, quasi certamente non ci sarebbe nessuna guerra, sarebbe estremamente costoso/sconveniente anche solo andare dai nemici, trovarli.
    Nessuno sottolinea la follia, la catastrofe ecologica che anima questo conflitto.
    Due popolazioni mostruosamente insostenibili che, infatti, collassato periodicamente in terribili conflitti.
    La sovrappopolazione è causa di guerre terribili, di genocidi.
    La 1a guerra mondiale fu una guerra di sovrappopolazione europea, la guerra in Rusnda pure, la guerra prima coloniale dall’Europa ora migratoria verso l’Europa lo sono.
    Un mondo che sta esplodendo di sovrappopolazione.
    Gli scenari non possono che essere pessimi: il deserto pachistano con 200M di perdone, la Nigeria, fra poco, da sola avrà più abitanti che tutta l’Europa.
    Israele e Palestina hanno (sub)deserto per una superficie come la Sicilia con 15? 16? 20? milioni di persone.
    Follia.
    I risultati si vedono.

  3. UIC, non so se l’ho già scritto ma c’è un bellissimo capitolo in Countdown (Conto alla rovescia, in italiano) di Alan Weisman sulla competizione demografica tra israeliani e palestinesi. Intervista rappresentanti di entrambi i popoli, e il libro in genere è così ben scritto, così interessante e sfaccettato che non mi stanco di consigliarlo. Il tema ovviamente è la sovrappopolazione, ma parla anche di paesi, come il Giappone, a bassa natalità.

    Sicuramente questo conflitto ha anche una dimensione demografica. I palestinesi hanno una natalità abbastanza alta e il governo israeliano sovvenziona le famiglie numerose degli ebrei ultraortodossi. In entrambi i popoli, la paura di essere annientati sembra motivarli a cercare di generare nuova vita uguale a sè. Sopravvivere e riprodursi è quasi un’arma.
    Le questioni demografiche hanno però un aspetto anche dinamico, non solo statico. Gli arabi hanno iniziato a protestare contro l’immigrazione ebrea un secolo fa, quando la popolazione era molto minore di adesso. Avevano paura di perdere le proprie terre e che gli equilibri demografici cambiassero a loro sfavore (cose entrambe successe).
    E anche la persecuzione da parte cristiana degli ebrei, che li ha motivati a spostarsi tanto e alla fine cercare di fondare uno stato proprio, non era una questione demografica ma più complessa.
    Il problema qui è che ci sono due punti di vista diametralmente opposti sulla stessa cosa. Per i miei valori, la parte palestinese ha più ragione perché la terra era la loro e non puoi scaricare i tuoi problemi, per quanto gravissimi, su gente che non ha colpa. E non puoi dire: questa terra è mia perché me l’ha data Dio migliaia di anni fa. Inoltre c’è un’arroganza da colonialisti in molti israeliani e un’idea di superiorità che ne fanno l’ultimo baluardo del colonialismo europeo nel mondo; altrove si è capito l’errore e si è smesso. Il punto di vista israeliano è più rappresentato in Occidente e gode di più sostegno; io lo critico ma va comunque capito. Anche loro erano profughi, anche loro hanno i loro tremendi traumi; la tragedia del trauma è che la vittima diventa spesso a sua volta carnefice (come sta facendo Hamas adesso con atti che sembrano di odio puro). In uno degli articoli linkati si parla di palestinesi torturati da israeliani che poi a loro volta torturavano altri palestinesi parlando in ebraico. E in tanti dei comportamenti israeliani, ancor più in questi giorni, io vedo echi nazisti. L’orrore di cui è capace l’essere umano alle volte si ripercuote di generazione in generazione senza che si riesca a spezzarlo.

  4. Riflessioni sul sionismo di Gandhi e Malcolm X.

  5. Siccome si è parlato poco del ruolo demografico in questo conflitto, segnalo due articoli: nel primo, in italiano, se ne parla nei commenti, mentre è il tema centrale del secondo, in inglese.
    https://apocalottimismo.it/palestina-problemi-e-orrori-vecchi-e-nuovi/
    https://overpopulation-project.com/the-catalyst-of-overpopulation-in-the-gaza-conflict/

  6. Si sta iniziando a usare sempre più apertamente la parola genocidio. Ho anche visto alcuni ebrei dire: sappiamo a cosa portano queste cose, le abbiamo vissute noi e adesso la storia si sta ripetendo…
    https://www.theguardian.com/commentisfree/2023/oct/18/israel-gaza-hamas-palestinians

  7. Interessante: https://www.theguardian.com/world/2023/oct/19/do-not-use-our-death-to-bring-death-plea-to-israel-from-peace-activists-grieving-families
    Su come Hamas ha preso di mira (anche) kibbutz e comunità della sinistra israeliana, che cercava ponti con i palestinesi e di aiutarli in qualche modo. Non so abbastanza di questo specifico attacco e della situazione particolare, ma in genere quando cominciano le guerre è prassi che gli estremisti prendano di mira tra i primi i moderati, di entrambi gli schieramenti. Sono una reale minaccia per chi vuole invece combattere.

  8. E poi fanno le vittime…
    https://www.aljazeera.com/news/2023/10/20/silent-annexation-settlers-dispossess-west-bank-bedouins-amid-israel-war
    (I coloni sono i peggiori. Notare come prendono di mira e aggrediscono anche gli israeliani che cercano di aiutare i palestinesi)

  9. Interessante: https://www.huffingtonpost.co.uk/entry/state-department-gaza_n_6531a23ae4b0da897ab75ce4
    Quando si dice “l’America” (o qualsiasi altra collettività) si pensa che sia un monolite, ma ci sono molte dinamiche interne e ognuno ha il suo ruolo da giocare nel bene o nel male.
    C’è molto dissenso e molta scontentezza anche all’interno dell’Unione Europea: https://www.aljazeera.com/news/2023/10/20/eu-staffers-criticise-von-der-leyens-uncontrolled-support-of-israel
    Spero che qualcuno ascolti questi diplomatici. Sta succedendo una cosa terribile e sarebbe tremendo se gli ordini dall’alto e la paura di perdere il posto scoraggiassero chi non vuole facilitare un massacro dal fare quello che è giusto.

  10. C’ero anch’io: https://www.pordenonetoday.it/cronaca/duecento-piazza-risorgimento-palestina-22-ottobre-2023.html
    È la manifestazione più vicina che ho trovato (ce n’era stata anche una organizzata dalle Done in Nero a Udine, ma l’ho saputo dopo).
    Invito tutti a partecipare a manifestazioni simili, c’è bisogno di far sapere quanta parte delle nostre comunità non sta con i suoi governanti su questa questione fondamentale.

  11. https://www.open.online/2023/11/21/film-strage-hamas-7-ottobre-2023/

    Capisco se si parla di resistenza armata, ma la crudeltà efferata come la giustifichiamo?
    Davvero non so come si potrà mai spezzare questa catena di atrocità.

  12. Non c’è bisogno di giustificare l’ingiustificabile, nessuno è tenuto a tirare fuori scuse per i comportamenti di Hamas, di cui dovrà essere Hamas stessa a rispondere – sia i vertici, se hanno effettivamente incoraggiato o tollerato questi comportamenti (probabile ma non è detto), che i soldati, se saranno identificati e ancora vivi. Non certo l’intera popolazione palestinese.
    Quando si combatte per una giusta causa anche i metodi dovrebbero essere giusti, altrimenti si inizia a passare dalla parte del torto assieme alla controparte. Alcuni movimenti di resistenza (per esempio in Birmania adesso, o la nostra Resistenza) combattono entro rigidi limiti etici e non scadono mai o quasi mai in comportamenti criminali. In realtà tutti i movimenti di resistenza di cui io sappia possono uccidere anche i civili, ma solo se collaboratori e quindi di fatto equiparabili ai militari. Non bambini, e non gente presa a caso.
    Le forze di difesa popolare birmane studiano le convenzioni di Ginevra, cercano di risparmiare vite civili (con rare eccezioni), e non si abbassano ai livelli abissali dei soldati del regime. Hamas queste attenzioni non sembra averle ed è veramente un peccato, anche perché forniscono munizioni ideologiche al nemico. D’altronde, si tratta di una formazione repressiva con i palestinesi stessi, per i quali Hamas è sia difensore che carnefice (fatto per cui anche Israele ha pesanti responsabilità, avendo fatto di tutto perché la situazione fosse proprio questa).
    Detto questo, però, tre considerazioni:
    1. la brutalità genera brutalità. Questa generazione di combattenti di Hamas non ha vissuto altro che traumi, prepotenza e violenza sin da bambini. Questo non giustifica i loro comportamenti ma li contestualizza. È molto difficile trovare la forza di fermare la violenza quando sei nato e cresciuto subendo violenza. E con i bombardamenti e i massacri di adesso, Israele sta creando un’altra generazione di terroristi
    2. Questa non è una guerra tra eserciti ma una guerra tra popoli. Due popoli che si contendono letteralmente lo stesso pezzo di terra. Per cui, ahimè, anche il civile diventa un nemico: il palestinese che raccoglie olive dove tu vorresti costruire la tua casa; l’Israeliano che ha costruito la casa dove è stato ucciso tuo padre mentre raccoglieva le olive. È una guerra combattuta con la morte ma anche con la vita, in una gara inquietante a chi fa più figli in una terra già contesa e sovrappopolata di umani. In questo contesto, anche il civile è un obiettivo non legittimo ma logico (ricorda anche che Israele è una società fortemente militarizzata, in cui quasi tutti prestano servizio di leva e possono essere richiamati anche dopo. Ho letto e penso sia vero che Hamas recluta anche bambini, e i bambini si fanno reclutare, non avendo conosciuto altro che morte già dall’infanzia).
    3. Le forze armate israeliane e il governo non sono fonti affidabili, nemmeno quando mostrano le “prove”, spesso smentite o messe in dubbio persino da giornalisti “amici” o non ostili come quelli della BBC, per non parlare di Al Jazeera, di parte ma affidabile. È già emerso che una parte delle vittime inizialmente dichiarate da Israele, 1,400, erano in realtà combattenti di Hamas (pare circa 200), e sembra sempre più certo, a quanto leggo, che una parte delle vittime civili sia stata fatta dall’esercito israeliano quando è intervenuto (non so se hai letto ma fino a non molti anni fa i soldati avevano istruzioni di uccidere anche i loro purché non finissero nelle mani del nemico).
    Due fonti, sinceramente non so quanto attendibili:
    https://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/israel-admits-burning-hundreds-people-7-october
    https://new.thecradle.co/articles-id/13111
    Una delle tecniche della propaganda israeliana è di decontestualizzare il materiale quando non manipolarlo direttamente. A questo punto mi sembra sia fuori di ogni dubbio che Hamas ha ucciso dei civili tra cui dei bambini, quindi di sicuro non mi metto nè a negarlo nè a difendere questi atti criminali e anche inutili. La descrizione del video fatta nel link che hai messo non mi sembra però chiara in alcuni punti e ogni tanto mi dà l’impressione di creare giustapposizioni un po’ manipolatorie (tra un prima in cui sembra esserci l’intenzione di fare qualcosa, e un dopo in cui è stato fatto ma non è ben chiaro da chi), ma io per mia fortuna non l’ho visto e quindi può darsi che fraintenda quello che ha scritto il giornalista.
    Prendere gli ostaggi è considerato giustamente un crimine di guerra, ma non dimentichiamo che Hamas lo ha fatto per liberare i ben più numerosi ostaggi palestinesi che stanno languendo (comprese donne, bambini, prigionieri politici) nelle carceri israeliane. NON difendo il gesto, ma mi chiedo quali altre possibilità avessero per liberare queste persone (che sono migliaia, non centinaia).
    I crimini di guerra andrebbero puniti o in tribunali nazionali, e in questo caso la vedo dura, o internazionali, e il mio auspicio è che ci vada chiunque li ha commessi od ordinati, e in particolare Israele che, fossero anche vere tutte le terribili accuse fatte ad Hamas (dei bambini decapitati ancora non c’è traccia), ha comunque fatto oltre dieci volte peggio, con istruzioni date dal governo stesso davanti a tutti, e sta ancora andando avanti.

  13. Per chi non lo avesse visto, segnalo questo: https://twitter.com/muhammadshehad2/status/1726374925622223204
    Ormai sono veramente la copia dei nazisti. Speriamo che qualcuno li fermi.

  14. Sui prigionieri palestinesi liberati e sul come e perché così tanti finiscono in carcere: https://www.vox.com/world-politics/2023/11/22/23972908/palestinian-prisoners-israel-administrative-detention
    Li tormentano veramente in tutti i modi possibili. Più cose scopro su Israele, più malvagità trovo. È tipico di chi è dalla parte del torto comportarsi così, tra l’altro.

    So benissimo che anche Hamas fa propaganda, quindi non è che io mi beva tutto quello che dicono e fanno, anche dati i precedenti inquietanti, però ho visto il video del rilascio degli ostaggi israeliani e venivano trattati con molto rispetto – almeno finché le telecamere erano accese. Vedremo poi cosa racconteranno quando saranno liberi di farlo. Ai palestinesi liberati, invece, gli israeliani dicevano: se provate a festeggiare, vi arrestiamo di nuovo.

  15. Qui sotto il link a un video di un giornalista inglese che ha assistito alla proiezione del video israeliano sui crimini di Hamas il 7 ottobre. Stando a quanto dice lui sulla base del video che ha visto e dei raffronti con altri spettatori, i crimini che Hamas commette in questi video sono l’uccisione di civili con armi da fuoco e granate, l’uccisione di soldatesse quando sono disarmate, e la decapitazione e violazione di cadaveri. A un certo punto sparano a un cane. Anche la cattura di ostaggi civili è considerata un crimine di guerra (anche se personalmente, pur sapendo questo, capisco perché lo hanno fatto: era l’unico modo di liberare dei detenuti palestinesi). Alcuni si comportano in modo sadico nei confronti delle vittime, se non altro come atteggiamento (ad esempio nell’indifferenza ai pianti di bambini appena resi orfani; in audio registrati, la cui veridicità però è messa in dubbio, alcuni esponenti di Hamas gioiscono per le morti di ebrei).

    I crimini che Hamas non commette, almeno stando a questo video, sono lo stupro, la tortura, e l’uccisione di bambini. In alcuni casi i combattenti di Hamas cercano di distinguere tra civili e soldati. Alcune delle vittime civili, ma solo una parte, sembrano essere state causate dall’esercito israeliano quando ha contrattaccato (questo non stando al video ma ad altre fonti).

    Se Hamas ha commesso ulteriori crimini e Israele ne ha le prove, non le ha mostrate.

    Uno sviluppo assurdo e preoccupante di questa vicenda è che adesso gli israeliani e i loro sostenitori stanno dicendo che Hamas è peggio dei nazisti, il che non solo è assurdo, ma relativizza l’Olocausto, il male per eccellenza, forse il male più grande mai commesso dall’umanità. Che questo venga proprio dallo stato ebraico, e ora anche dalla Germania, è particolarmente ironico, o forse è meglio dire tragico. Per Israele sembra essere una scusa per imitare il comportamento dei nazisti con la scusa di combattere altri nazisti, proprio come sta facendo la Russia; per la Germania, per dire, finalmente: vedete? Non siamo noi i peggiori in assoluto della storia umana!

    L’empatia va esercitata, che sia spontanea o frutto di uno sforzo conscio, nei confronti di tutti gli altri esseri umani, non solo di quelli che ci stanno simpatici. Sono d’accordo con quello che dice questo giornalista e mi piace la sua espressione, che condivido: “the roots of my politics is a revulsion at human suffering.” Anche quello che dice dopo è molto giusto.

    Il suo parallelo con le guerre nei Balcani, e come il ricordo e l’esperienza di orrori porti a commettere altri ulteriori orrori, è vero e si sente dire ancora troppo poco. Tornando al presente e a Israele, quello che sta succedendo è che si stanno usando dei crimini di guerra per giustificare un genocidio, cioè un crimine ancora maggiore. E che probabilmente porterà a ulteriori crimini di guerra più avanti, come sempre accade finché non si riesce a dire: basta.

    Il video: https://www.youtube.com/watch?v=mc5iG3DX7ho

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