Grazie alla Danieli “la macchina da guerra russa ha l’acciaio che le serve”

Inchiesta del Kyiv Indipendent: secondo loro la Danieli fornisce alla Russia i macchinari per la produzione di acciaio per continuare la guerra (in collaborazione con i giornalisti investigativi di Follow the money).

Una notizia importante, che ne dite? Aspetto di vedere quanti media italiani e friulani la daranno. A cominciare dal Messaggero Veneto, naturalmente, che segue la Danieli con così amorevole attenzione che ieri ha addirittura pubblicato il video della loro festa di Natale.

16 risposte a “Grazie alla Danieli “la macchina da guerra russa ha l’acciaio che le serve”

  1. Per quelli che vengono qui ogni tanto a difendere la Russia o Assad:
    https://www.aljazeera.com/opinions/2023/12/18/we-know-who-created-syrias-torture-programme-and-how
    Ho letto in altre sedi alcune cose sulle torture che effettuavano, tutte documentate, e… non ci sono parole. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di innocenti e di sofferenze inimmaginabili, ordinate da Assad ed eseguite dai suoi carnefici.

  2. A certi livelli lo sport diventa geopolitica. Guarda i mondiali in Qatar.

  3. Questo è il mio blog e non ho intenzione di ospitare interventi deliranti in cui si giustificano gli atti raccapriccianti e assolutamente documentati (da molte fonti, spesso arabe, e anche accademiche o fotografiche) a cui mi riferisco sopra, con due eccezioni:
    1. commenti che mi dimostrino in modo convincente che Assad NON ha ordinato di imprigionare e torturare centinaia di migliaia di oppositori (in gran parte pacifici), spariti all’improvviso e poi tornati, quando sono tornati, come cadaveri orrendamente mutilati
    2. commenti che mi dimostrino in modo convincente che in qualche modo – aspetto di sentire come – una cosa del genere sia giustificabile
    Io sono per la libertà di pensiero ma mi sembra un po’ assurdo in nome della libertà di pensiero dare spazio a commenti secondo i quali le richieste di libertà fatte da altri debbano essere punite con il carcere e le peggiori punizioni corporali immaginabili in un’orgia di sadismo di stato. E comunque, anche nella nostra società, la libertà di pensiero ha dei limiti, ad esempio gli spazi privati (anche se aperti al pubblico) come questi. Per me ci sono almeno tre cose che non sono giustificabili in nessun, ma dico nessun caso: torture, stupri, e uccisioni di bambini.

  4. Gaia, vi siete arrabbiata.
    Segno che ho colpito nel punto giusto: continuate a ignorare quale sia l’alternativa ad Assad che è peggio.
    Il solito paradiso-disastro ideologico delle primavere arabe.
    Supposto che il commento sia delirante la risposta è isterica.

  5. Le persone a volte si arrabbiano perché hanno ragione, non perché sono colte in fallo. Facile liquidare la reazione altrui come un’ammissione di colpa, per qualche motivo contorto, facile ma insensato.
    Su certe cose non transigo e sono fiera di non scendere a compromessi morali così degradanti. Stiamo parlando di crimini di una gravità tale che chiunque osi difenderli per me non merita nemmeno una risposta educata. Oltre tra l’altro ai decenni di repressione, alle torture atroci e ai morti ci sono anche i bombardamenti di città, le armi chimiche (sì, è stato lui), le distruzioni di ospedali…
    Che l’alternativa ad Assad (sarebbe più corretto parlare di “alternative” al plurale) sarebbe peggio di questo è un ipotetico, tra l’altro falsato dal fatto che Assad ha fatto fuori tutti gli oppositori democratici e pacifici che ha potuto; che la realtà sia questa è invece un dato di fatto. Prova ad andare in tribunale per omicidio e stupro e dire “ma l’alternativa era peggio”. Vediamo cosa ti rispondono.
    Stai difendendo gente che, se tu ti esprimessi con me con loro, ti avrebbe già sbattuto in galera, torturato in modi che non ho neanche il coraggio di ripetere, e risputato cadavere.
    Quando si è liberi bisognerebbe avere il buon gusto di non usare questa libertà per prendere le parti di chi invece la nega ad altri.

  6. Più in generale, dato che hai tirato in ballo (e questo lo consento) i miei toni, commenterò su questo anche a beneficio di altri che leggono. Alcune persone, e le ammiro, riescono a mantenere la calma davanti a qualsiasi interlocutore, per quanto assurde siano le cose che dice. Io sono in grado di fare questo, in teoria, ma non è il mio stile o carattere e quindi mi richiede uno sforzo. Per alcune persone, la reazione spontanea davanti a certi affronti è la chiusura, la tristezza, l’ironia… per me è la rabbia. Alle volte mi arrabbio per argomentazioni che rientrano nell’ambito del legittimo o sono oggettivamente sbagliate ma su cose poco gravi, e questo è un limite mio, ma spesso, e questo invece lo rivendico, mi arrabbio davanti a persone che giustificano l’ingiustificabile – che giustificano massacri, crudeltà ed efferatezze, prepotenze, ingiustizie, usare due pesi e due misure davanti ad atti della stessa gravità…
    Si può e anzi si deve contestualizzare, spiegare, capire, persino gli atti più orrendi, ma accettarli no, mai. Quando un commentatore qui ha parlato dei crimini di Hamas io ho cercato di contestualizzarli, ma non di difenderli dicendo che siccome Israele è peggio allora uccidere i civili va bene.
    Io NON VOGLIO avere pazienza con persone che pensano che torturare migliaia di altri esseri umani, o anche solo uno, possa mai avere delle giustificazioni, che spaccare le ossa, bruciare, mutilare, stuprare, dare scosse elettriche, appendere persone per le braccia o per i piedi sia una cosa che in certe condizioni si può fare. No, no e no. Se sei preparato a giustificare una simile violenza fisica, io non te la auguro anche se alcuni lo farebbero, ma sarebbe altrettanto sbagliato, ma ti meriti la violenza verbale, non per te come persona ma per le cose che stai dicendo.

  7. Signora Gaia, mi consenta…

    In questo caso le torna indietro un “boomerang” ironico che dipende dallo stato mentale dell’uomo o della donna contemporanei, i quali fondamentalmente sono eterni adolescenti.

    Guardavo poco fa il canale Youtube di Dibba, il nostro si vantava dei milioni di “follower” e poi partiva con una invettiva di quelle che sentivo uguali durante i collettivi e le assemblee del liceo.
    Il nostro Dibba è un sedicenne-vecchio che parla ad una platea di sedicenni-vecchi, con la comprensione dell’universo che si può avere a quella età, quando siccome torna il ragionamento del Teorema di Pitagora, allora si è convinti di poterli fare tornare tutti, i ragionamenti e i teoremi.

    Sulla Siria non mi esprimo perché ne so poco e poi non mi interessa, essendo luogo lontano e presumibilmente collocato in un punto di flesso dove conviene collocare l’ennesima “guerra per procura” (v. proxy war).

    La Russia.
    Mettiamo la cosa in prospettiva, fino al 1989 la “Russia” che poi Russia non era e ancora non è, era il Vaticano dei Compagni, il Paradiso dei Lavoratori, milioni di Italiani fino dai primi del Novecento speravano di essere “liberati” dalla fraterna Armata Rossa e intanto, almeno in gioventù, si adoperavano per preparare la festa. L’affermazione del Fascismo, ironicamente, dipese dal fatto che tutti gli altri Italiani non condividevano i sogni dei Compagni e se ne volevano proteggere.
    Dopo il Fascismo l’Italia è stata “liberata” dagli Americani che hanno messo su il loro regime fantoccio dettando le regole della “democrazia” ai tre interlocutori “affidabili”, Vaticano, PCI e Mafia, previo accordo di Yalta che obbligava i Compagni italiani a disarmare e archiviare definitivamente la “Rivoluzione”, da cui decenni di “Resistenza Tradita”.
    Una volta caduto il Muro e mandati in giro i dirigenti del PCI a chiedere scusa sulle tombe dei rivoltosi nell’Est Europa, cambiati nome e ragione sociale, i nostri Compagni hanno potuto finalmente riciclarsi come “Liberal” e cosi hanno trovato un altro Vaticano e altri padrini.

    Eccoci quindi alla situazione attuale, che è veramente paradossale.

    Abbiamo uno “zoccolo duro” di gente che continua ad essere influenzata dalla propaganda antica dei Compagni e che quindi continua ad associare alla “Russia” delle virtù morali, intellettuali, a vederci una guida e un potenziale Prometeo liberatore.

    Abbiamo una fazione del Nulla interna alla cosiddetta “Destra” che una volta di più dimostra di essere solo un artificio retorico, che ama la “Russia” solo perché ritiene di dovere ribaltare meccanicamente e acriticamente qualsiasi cosa dicano e facciano i Compagni – ex Compagni, oggi Liberal, quindi se quelli dicono “aborto” allora “pro-vita”, se quelli dicono “gelato al cioccolato” allora “frutta”, e quelli dicono “Ucraina” allora “Russia”.
    Incidentalmente, questi sono paralleli a quel fenomeno strambo dei MAGA americani, gente che a quanto pare non ha idea ne della storia recente del mondo ne del ruolo che hanno avuto e che hanno gli USA, cosa fanno, perché lo fanno. Antico riflesso condizionato dello “isolazionismo” che ironicamente è contiguo all’imperialismo “russo” visto dai villaggi nella taiga.

    Altra fazione della pseudo-Destra, quella che avversa gli Americani e la NATO in quanto antichi nemici e conquistatori e dominatori che ci umiliano in contraddizione con le “glorie di Roma”. Il nemico del mio nemico, eccetera. Viva Putin.

    Fazione della “Sinistra – Liberal” che è condizionata all’infantilismo e al terzomondismo, con l’aggiunta di tutte le varianti “anti” esplose negli anni Settanta, anti-umanesimo, anti-specismo, eccetera. Questi vedono nella NATO una emanazione dell’Occidente patriarcale, coloniale, carnivoro, inquinatore e chi più ne ha più ne metta e quindi si saldano con la fazione della “pseudo-Destra” di cui sopra e Putin profeta di un “nuovo – nuovo- nuovo – boh – ordine mondiale” che libera gli oppressi di ogni genere, ordine e grado.

    Infine, massa di analfabeti che spippolano scemofoni e vanno dove gli sembra più di moda, per esempio se gli sembra di moda comprano l’ultimo libro di Travaglio e lo prendono come l’edizione aggiornata del Vangelo. Leggendo piano perché i congiuntivi sono difficili.

    Nessuno di questi può e vuole fare dei ragionamenti che dovrebbero essere elementari e scontati per gli adulti. Per esempio che se ti viene il mal di pancia non te lo fai passare dandoti delle martellate sulla testa, tradotto, il fatto che l’egemonia USA abbia dei caratteri negativi non significa che ci convenga facilitare l’imperialismo “russo”, a maggior ragione se si considerano le implicazioni pratiche di certi cambiamenti negli equilibri di cui noi siamo peso o contrappeso.

    Oppure, considerare la ragione per cui Putin si può permettere di mandare al massacro centinaia di migliaia di soldati e spendere risorse illimitate, che sono due, la prima è che Putin è un autocrate, un monarca assoluto e i “russi” sono servi della gleba, la seconda è che i “russi”, tolta una esigua minoranza, sono dei trogloditi sdentati che vivono come gli Italiani di cent’anni fa, isolati in villaggi remoti nelle vastissime desolazioni asiatiche e non hanno idea di cosa ci sia a pochi chilometri oltre la latrina dove cacano.

    La “Russia”, cioè quello che viene dall’ex impero zarista e dall’ex unione sovietica, è un aggregato di regioni e di popoli che non hanno niente in comune e la poca storia che condividono deve essere rimossa perché avrebbe conseguenze centrifughe, cioè più ragioni per andarsene che per restare. L’unico elemento che la propaganda può usare per ri-definire la “Russia” come una Nazione e uno Stato, perché è palese che non sia Popolo, è la famosa “Grande Guerra Patriottica”.

    Eccoci quindi alla ripetizione infinita dei “Nazisti” e degli eroici bisnonni, in ogni scuola elementare di ogni villaggio perso nel nulla si vestono i bimbi da soldatini del 1940 e si scelgono quelli antipatici e si vestono da piccoli crucchi e poi si mette in scena il presepio.

    Oggi come ieri, tutti sono “Nazisti”, che ne so i Francesi, i Lettoni, gli Australiani e invadono la Russia per rubare e violentare. Putin il nuovo Messia, reincarnazione del padre Stalin, inalberando le icone dei santi ci guiderà al dominio su tutte le genti.

    Nazisti trasfigurati, perché questi sono anche tutti froci, adoratori di Satana, mangiatori di insetti e di bambini, qualsiasi cosa si ricolleghi al ribaltamento paradossale destra-sinistra descritto sopra.

    Infinite contraddizioni per via del fatto che il linguaggio e l’iconografia della Russia contemporanea sono uguali uguali a quelle della Germania negli anni Trenta, con esagerazioni livello Flash Gordon e Ming di Mongo ma ne il troglodita sdentato se ne può accorgere, ne il ben pensante italiano sedicenne-vecchio tipo Dibba.

    Ora, due cose.
    Primo, l’Ucraina non importa come ci arriva, si trova nella condizione dell’Italia del Risorgimento e combatte una guerra di indipendenza. Questo dobbiamo considerare, se si debba imporre la “pace” imponendo la schiavitù perché secondo Orsini si può vivere contenti anche da schiavi.
    Imponendo la “pace” perché ci schifa il sangue e perché aumentano i prezzi, un po’ come Youtube che censura i video con immagini cruente, anche solo le rovine. Con la triste consapevolezza che l’Italia di oggi non durerebbe due minuti, altro che due anni, se invasa dalla Russia. Come è successo, si scoprirebbero tutti russofili e si butterebbero per terra a leccare scarponi.

    Secondo, l’Ucraina si trova in guerra non perché preparava le anatre infette con virus ingegnerizzati per ammazzare o sterilizzare gli slavi ma perché ha manifestato l’intenzione di aderire alla UE e in subordine alla NATO. C’è gente in Italia che magari pensa sarebbe meglio non fare parte della UE e della NATO, ovviamente senza considerare le implicazioni, torniamo a Orsini che va in TV e dice che si vive felici anche da pezzenti e schiavi. Epperò è evidente che tanto la UE che la NATO esistono perché chiunque voglia entrarci sia ammesso, previo rispetto di certi requisiti. Se non fosse cosi, cioè se si respingessero le candidature solo perché scomode o peggio, sotto ricatto, tanto la UE che la NATO non potrebbero esistere.

    Fosse stato per me io avrei dato all’Ucraina tutti i nostri armamenti di prima linea, non importa il prezzo. Altra ironia, nonostante i lai dei Cinquestelle, non abbiamo “armi” da regalare. Perché ci siamo attrezzati per le “missioni di pace” e non per combattere una guerra con la Russia. Gli Americani, contrariamente alla propaganda MAGA, girano agli Ucraini i rottami che sono arrivati a fine vita e che dovrebbero comunque smaltire. Una cosa che periodicamente gli serve per rinnovare tutto il complesso militare e fare girare l’economia. In tutti i casi, le commesse sono dallo Stato all’industria nazionale, non sono soldi messi in mano agli Ucraini per comprarsi bomboloni.

    Il vero problema dei problemi è che ci eravamo illusi che la “Russia” potesse diventare Europa ma non solo è rimasta Asia, ci ripresenta la paura di quello che potrebbe diventare, come la “Russia” post-sovietica. Sia che Putin continui con il suo delirio imperiale, sia che tutta la baracca collassi.

  8. Ah, forse giova ricordare che la “Russia” non è in competizione ne con la UE ne con la NATO, è solo una spina nel culo, come dicono gli Americani.

    Non è in competizione sia per ragioni economiche che demografiche, il PIL combinato dei Paesi NATO sarà cento volte quello della “Russia” e parliamo di un miliardo di persone contro centocinquanta milioni.

    Fino a due anni fa l’idea era di fare affari con la “Russia”, non di bombardarla o invaderla
    Questo è il problema di Putin, che facendo affari diventa palese che la “Russia” è niente, una figura retorica e come tale, viene piallata economicamente e culturalmente.
    Quindi lui sceglie la “Guerra Patriottica” e una qualche forma di isolamento auto-imposto, non a caso affratellandosi la Corea del Nord e l’Iran.
    Però i propagandisti della TV russa tipo Soloiev o come si chiama, spippolano su elettronica USA, vanno in giro con macchine tedesche, eccetera.
    Fino a ieri tutti i “Russi” ricchi vivevano in Occidente.
    Si, la Cina.
    Che differenza fa per Putin, cosi come non può competere con UE e NATO non può competere nemmeno con la Cina per le stesse ragioni economiche e demografiche, quindi può Soloiev può comprare macchine cinesi ma non russe, perché non esistono.

  9. Sono sostanzialmente d’accordo, anche se chiederei ai commentatori una maggiore sintesi, un conto è il post, un conto scrivere ulteriori post sotto.
    Pregherei anche di non definire interi gruppi di persone “trogloditi sdentati”.
    Riguardo al Pil, noi potremmo avere anche cento volte il Pil rella Russia, ma nel momento in cui loro preferiscono spendere per le armi e noi per altre cose e la spesa militare è impopolare, loro sono più forti di noi anche con un Pil molto più piccolo.

  10. No no, Gaia, qui si tratta di documentarsi.

    Su Youtube c’è il canale di Zolkin (cercalo) dove il nostro intervista i prigionieri di guerra russi e in certi casi prigionieri ucraini del Donbas e ucraini collaborazionisti.

    I soldati russi sono per il 99% dei poveracci che vengono dalle campagne oppure galeotti tolti dalle prigioni, dove in Russia ti danno 20 anni per il furto di una pecora.

    In entrambi i casi, è gente povera o poverissima, con storie complicate di famiglie sfasciate, istruzione e lavori precari, perché le scuole in Russia hanno nomi altisonanti ma sono scatole vuote o riformatori e gente abbindolata dalla propaganda che promette a chi si arruola un salario altissimo per lo standard dell’interno russo.

    Essendo poveri e vivendo in situazioni precarie, sono anche tutti sdentati, qualcuno tra i galeotti ha l’epatite o l’HIV, certi hanno varie forme di disabilità.

    La loro comprensione del mondo è zero, perché hanno accesso solo alla TV russa o al limite ai “social” russi e non viaggiano perché non se lo possono permettere.

    Poi se ti interessa, c’è il canale “1420” dove intervistano “Russi” in giro per la strada. Di solito sono benestanti nelle strade di Mosca o qualche grande città ma ci sono anche video dalle campagne.

    Infine, c’è il canale Youtube “Russian Media Monitor” dove traducono in inglese degli estratti dei talk show della TV di Stato russa.

    Se avessero intervistato i soldati italiani del 1916 probabilmente non sarebbero stati molto differenti, con la differenza che nel caso nostro la leva era obbligatoria, nel caso della Russia è un sistema misto che cerca di salvaguardare le classi agiate (e produttive) per consumare i poveri e gli emarginati.

  11. Resta il fatto che “trogloditi sdentati” è un’espressione offensiva che sul mio blog non voglio. Si possono dire le stesse cose senza insultare chi ha la sfortuna di essere povero.

  12. Ci sono poveri che sono dei signori e dei ricchi che sono rozzi.
    Troglodita e povero sono ortogonali.

  13. Troglodita significa abitante delle caverne. Stando a wikipedia, Erodoto chiamava così un popolo dell’Africa orientale, probabilmente gli etiopi.
    Se vediamo le case che vanno di moda tra i ricchi oggi, grigie, senza finestre sull’esterno e più nascoste possibile, isolate da spesse pareti e a temperatura costante, direi che “troglodita” potrebbe essere una buona descrizione anche per loro.

  14. Robe da matti. Da matti. Questi davvero volevano far causa ai cittadini per aver firmato una petizione e per aver osato pensare di aver voce in capitolo su cosa si può e non si può fare sul loro territorio: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/17/stop-allacciaieria-il-gruppo-industriale-vuole-querelare-o-chiedere-i-danni-ai-cittadini-che-hanno-firmato-la-petizione-la-rivelazione-nel-testo-del-ricorso-al-tar/7411181/
    I giornalisti hanno paura di questi qui, non vi rendete conto quanta. Vediamo se i politici avranno coraggio. Marino Visintini, ambientalista che qui tutti conoscono, è un eroe civico.

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