tassare gli immobili

Un caso che depone a favore della necessità di una seria tassazione immobiliare: quello del senatore Riccardo Conti che guadagna 18 milioni dalla compravendita di un immobile in un solo giorno (quando la gente a Roma non sa dove andare a vivere!) La casa ce la deve avere chi la abita o chi la lascia abitare ad altri, punto. Per me l’affitto non deve essere tartassato, ma l’immobile vuoto sì, tanto da farti passare la voglia di averlo.

(e diminuiamoli questi parlamentari, così li teniamo d’occhio meglio, perché ce ne sono troppi di cui si sente parlare solo quando fanno qualche porcata)

2 risposte a “tassare gli immobili

  1. Io farei l’ici variabile in base agli anni di sfitto. Più è sfitto e più paghi! Così evitiamo anche le seconde/terze case usate solo due mesi all’anno! Inoltre metterei un azzeramento degli anni di sfitto nel caso ristrutturi e converti l’immobile ad alto rendimento energetico.
    Con queste due norme si abbasserebbero automaticamente gli affitti, si investirebbe in tecnologia e ripartirebbe un po’ il comparto edile che è in crisi.

  2. Sono d’accordo, anche se anche una casa ristrutturata poi dovrebbe essere rimessa sul mercato. Naturalmente con i dovuti controlli per evitare che la gente dichiari di abitare in case in realtà vuote per non pagare le tasse…
    Per quanto riguarda le seconde case, io dico sempre che sono una cosa immorale, e non mi interessa la differenza tra una villa in Sardegna e un appartamentino a Grado: entrambi cementificano. Se hai una casa al mare o in montagna, e non la vuoi vendere, la iscrivi all’albergo diffuso o la metti in affitto così che la possano usare più persone possibile.

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